ritmi circadiani

Cultura della salute: Equilibrio e Longevità

L’invecchiamento è un programma

«La senescenza è un “programma” evolutivo nel cervello del mammifero “homo sapiens” esattamente come la crescita, la pubertà e la fertilità.»

W. Pierpaoli

Invecchiamento e melatonina sono collegati da una reciproca interdipendenza. L’invecchiamento è un programma ormonale-neuroendrocrino preciso, determinato a livello genetico, unico per ogni specie. È un programma che si trova nel “reticolo Pineale”, vale a dire nelle strutture nervose del cervello e del sistema nervoso periferico che regolano la sintesi e la secrezione sincronica circadiana (giorno-notte), ritmica-oscillatoria di tutti gli ormoni, dei neuropeptidi e di ogni altra molecola endogena del corpo che segue strettamente i ritmi solari planetari.

Il programma
invecchiamento

Il programma invecchiamento, similmente a quello della crescita, della pubertà e della fertilità, segue un suo percorso, che è indipendente dalle cosiddette malattie dell’invecchiamento. L’espressione delle malattie tipiche della senescenza, come ad esempio la sindrome metabolica X (“il quartetto letale”, vale a dire ipertensione, iperglicemia, ipercolesterolemia e adiposità viscerale) non dipendono e non sono una conseguenza dell’invecchiamento, ma piuttosto di una alterazione e de-sincronizzazione della ciclicità ormonale diurna e notturna.
La sincronizzazione ormonale circadiana può essere alterata da malattie, e da fattori endogeni ed esogeni che appiattiscono i ritmi ormonali giovanili: fattori di stress psichici e sociali, tendenza ereditaria ad alterazioni enzimatiche e metaboliche, infezioni batteriche e virali acute e croniche, abitudini e carenze alimentari, condizioni di vita ambientale, agenti tossici, contaminazioni, radiazioni varie, e molto altro.

Riprogrammare l’invecchiamento con la melatonina

«Invecchiare o non invecchiare, questo è il dilemma.»

W. Pierpaoli

Come evento ormonale programmato, il programma invecchiamento può essere modificato e invertito mediante una strategia di riprogrammazione. Ma a patto che si abbia sufficiente nozione della biologia fondamentale dell’invecchiamento. Abbiamo mostrato che inducendo il picco notturno della melatonina pinealica mediante la sua somministrazione notturna, è possibile ritardare l’invecchiamento e le malattie che l’accompagnano. Ma quando affermiamo che invecchiamento e melatonina sono legati da una relazione interdipendente, non vogliamo dire che la melatonina sia di per sé il rimedio finale degli interventi antinvecchiamento. Infatti il trapianto della Pineale da un animale giovane a uno vecchio produce effetti di ringiovanimento molto più pronunciati della melatonina.
Tali effetti non dipendono certamente dalla produzione di melatonina, ma dalla ghiandola Pineale trapiantata.

Il ruolo della melatonina

Altre molecole riproducono più rapidamente gli effetti antinvecchiamento della melatonina.

Perciò noi crediamo che lo scopo della melatonina sia quello di proteggere la Pineale dall’invecchiamento, e di mantenere integre le sue funzioni, in grado di produrre altre molecole che possono risintonizzare rapidamente ai valori giovanili. Quello che si intende con orologio ciclico ormonale.

Risincronizzare la ciclicità

Risincronizzando la ciclicità dell’orologio ormonale si ottiene una ricostituzione permanente della sorveglianza immunologica e il mantenimento della salute e dell’integrità biologica del corpo. Cercando di capire come invecchiamento e melatonina fossero in relazione, abbiamo quindi svelato le basi sulle quali la natura e l’evoluzione hanno costruito e mantengono l’integrità biologica di ogni essere vivente.
La base della salute è quindi il mantenimento di una ciclicità ormonale giovanile.