ritmi circadiani

Cultura della Salute: Risincronizzazione

Ghiandola Pineale:
cosa è e dove si trova

giandola pineale

«La ghiandola Pineale  e il “Terzo Occhio”: niente di nuovo sotto il sole!»

W. Pierpaoli

Il nome anatomico della ghiandola Pineale è di derivazione greca: epiphysiscerebri. È un piccolo organo della grandezza di un fagiolo, che sporge (da cui epìphysis = qualcosa che cresce sopra) all’estremità posteriore del terzo ventricolo cerebrale, e si trova nella regione dell’epitalamo.
La ghiandola Pineale ha connessioni con il cervello, il sistema neuroendocrino (ormonale), i gangli e i nervi periferici attraverso un complesso reticolo di connessioni bidirezionali.
In maniera più specifica, si lega ai nuclei dell’ipotalamo anteriore (nuclei soprachiasmatici), all’ipofisi, agli occhi (retina) e, attraverso i gangli nervosi sopracervicali, alla tiroide, al timo e a tutte le altre ghiandole endocrine come surrenali e gonadi.

Funzioni della
ghiandola Pineale

giandola pineale cosa è

«L’uomo é un prodotto dell’evoluzione sul pianeta Terra e
la durata della sua vita è parte di un programma neuroendocrino.»

W. Pierpaoli

Attraverso le connessioni dirette con i centri del cervello che regolano la temperatura e il fotoperiodo (circadiano notturno-diurno e stagionale), e la variabilità ciclica della sintesi e secrezione degli ormoni, la ghiandola madre Pineale agisce come un vero e proprio direttore dell’orchestra ormonale, con un ruolo regolatore dei processi di crescita, del manifestarsi della pubertà, della fertilità e dell’invecchiamento.

Pineale e
Invecchiamento

Pineale e Invecchiamento

«Perchè temere la propria età? È solo curiosità della vita!
Solo più tempo per evitare le trappole, non della natura, ma della confusione generata dall’uomo.»

W. Pierpaoli

Questi eventi della vita possono essere considerati veri e propri programmi, e si manifestano in maniera precisa e distinta.
È chiaro che l’invecchiamento non è prodotto da alcuna malattia, ma è altrettanto vero che molte malattie possono accelerare la senescenza.
Le osservazioni che nel corso degli anni si sono moltiplicate, a fronte dell’analisi condotta dal professor Walter Pierpaoli, hanno contribuito a chiarire che la morte non è una conseguenza dell’invecchiamento. Al contrario invecchiamento e morte rispondono a due messaggi pinealici diversi, e sono dunque due programmi differenti.
Gli esperimenti condotti sui roditori, oltre a successive evidenze cliniche hanno dimostrato che una ghiandola Pineale in salute, e le sue molecole, per esempio la melatonina, possono contribuire a ritardare e invertire il processo di invecchiamento a livello sistemico. Una opzione più che realistica, ma addirittura possibile, grazie alla specifica funzione propria della ghiandola Pineale, l’organo preposto a scandire le varie fasi della vita attraverso la regolazione della secrezione ormonale.

Pineale, orologio
della vita

pineale orologio della vita

«Il mantenimento dell’equilibrio psichico e metabolico è gestito dal complesso della ghiandola Pineale.»

W. Pierpaoli

La ghiandola Pineale è la chiave per comprendere la natura dell’invecchiamento, grazie a quei requisiti intrinseci che la rendono agente regolatore e primario di quei processi che interessano ogni fase della vita umana, dalla nascita, alla senescenza alla morte. Allo stesso modo dipende dalla ghiandola Pineale anche la variabilità circadiana e stagionale degli ormoni che regolano le funzioni del corpo, in particolare i processi ossidativi della respirazione cellulare e la termoregolazione.
Nella nostra visione, frutto di anni di studio e ricerca, la morte sopravviene a seguito di un segnale ben definito, programmato nel tempo e veicolato dalla ghiandola Pineale. «Abbiamo sufficienti e valide informazioni per supporre che si può giungere (anche in buona salute) a 120-130 anni e non più. Perché? Perché a questo punto interviene un “orologio della morte” che scandisce la fine programmata della vita e che è indipendente dall’invecchiamento.»